La vita con l’ascolto bimodale

La storia di Antonio
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Antonio, dall'Italia, soffre di ipoacusia dalla nascita e utilizza gli apparecchi acustici da molto tempo. L'anno scorso è stato sottoposto ad impianto cocleare in un orecchio e ha iniziato a sperimentare il mondo dei suoni come utente bimodale. Oggi studia Tecniche audioprotesiche e vuole sensibilizzare l'opinione pubblica sull'ipoacusia e sulla vita con l’ascolto bimodale sul suo profilo Instagram.

Mi chiamo Antonio, ho 25 anni e vivo a Torino, in Italia. Mi piace molto l'arte, amo fare lunghe passeggiate nella natura e gestisco un profilo sui social dedicato alla sordità e all'udito bimodale. Ho avuto difficoltà a sentire per tutta la vita. La mia perdita di udito è iniziata quando ero piccolo e la mia comprensione è lentamente peggiorata, raggiungendo un livello molto basso durante l’adolescenza. Non ho mai scoperto la causa della mia perdita di udito, so solo che non è dovuta a una condizione genetica e che probabilmente è stata acquisita alla nascita. Ho sempre voluto saperne di più sull'udito e ho deciso di studiare Tecniche audioprotesiche. Al momento, sto perseguendo la laurea. Il mio obiettivo professionale è essere in grado di aiutare altre persone con problemi di udito, in particolare gli utenti di impianti cocleari.

Il mio viaggio verso l'ascolto bimodale

L'anno scorso ho deciso di sottopormi all’intervento di impianto cocleare all’orecchio destro e così è iniziato il mio viaggio verso l'ascolto bimodale. In Italia il chirurgo ORL sceglie l'impianto cocleare da impiantare, insieme al team multidisciplinare (audiologi e/o logopedisti). Il chirurgo esamina il tuo caso e decide quale impianto e di quale produttore rappresenta la scelta migliore per te, ma ovviamente, come futuro utilizzatore, puoi anche comunicare delle preferenze.

Il mio chirurgo aveva deciso di propormi MED-EL ed ero molto contento della scelta, perché coincideva con quello che stavo cercando in un sistema di impianto cocleare: ciò che mi piaceva di MED-EL era la grande possibilità di personalizzazione dell'array porta elettrodi secondo le esigenze di ogni paziente e la possibilità di preservare l'udito residuo. Mi piaceva anche che si potesse utilizzare il software OTOPLAN, un software che consente al chirurgo di pianificare l'intervento di impianto e di posizionare l'elettrodo nella posizione migliore nell'orecchio interno. Questo, insieme alle strategie di elaborazione del suono, consente agli utenti MED-EL di ascoltare nel modo più naturale possibile.

SONNET 2 + Apparecchio Acustico = Udito Bimodale

L’intervento si è svolto senza complicazioni e mi sono ripreso rapidamente. Il giorno dell’attivazione è avvenuto poco dopo la chirurgia e mi hanno dato il mio processore SONNET 2. La mia vita da utente bimodale poteva iniziare! Ciò significava che, insieme al mio nuovo impianto cocleare sul lato destro, avrei continuato ad usare ancora l'apparecchio acustico sul lato sinistro.

Dopo l'attivazione, ascoltare con l’impianto è stato stancante inizialmente, ma mi sono abituato rapidamente. Poiché utilizzo due tipi diversi di dispositivi uditivi insieme e le protesi acustiche e i sistemi di impianto cocleare funzionano in modo diverso, le impostazioni del mio impianto dovevano essere adattate al mio apparecchio acustico. E con il software MAESTRO 9.0 utilizzato dal tecnico, non è stato un problema.

Grazie a questa combinazione di impianto cocleare e apparecchio acustico, molte cose quotidiane sono diventate più semplici, ad esempio conversare o guardare un film. E il mio SONNET 2 ha reso molto più facile ascoltare anche all'università!

Aumentare la consapevolezza su Instagram

Nello stesso periodo in cui mi sono sottoposto all’intervento di impianto, ho anche aperto il mio account Instagram che si chiama bimodal_hearing. Questa pagina Instagram fa parte della mia missione: cambiare la percezione che le persone hanno della perdita di udito. La sordità ha sempre avuto una connotazione negativa e questo ha creato, nella nostra società, un'immagine sbagliata delle persone ipoacusiche. Questo spesso ci rende la vita difficile e ci troviamo di fronte a molti pregiudizi, anche oggi. Vorrei cambiare tutto questo, educare le persone a quella che è la reale vita di chi utilizza degli ausili uditivi e mostrare quanto sia normale la nostra vita quotidiana.

Su Instagram mostro anche le cover di vari design e combinazioni di colori. Amo personalizzare il mio processore con diversi stili e parti colorate. Per me è importante accettare il processore come parte di me stesso e della mia vita quotidiana.

I miei consigli per gli altri

Se potessi dare un consiglio ad altre persone, che si trovano a vivere un percorso simile al mio, sarebbe questo: lavorate molto su voi stessi e sul vostro udito ma senza crearvi aspettative eccessivamente alte. Siate esigenti con voi stessi ma, allo stesso tempo, pazienti.

Voi e il team che vi segue potete fare parte del lavoro, ma il tempo farà il resto. È importante essere costanti. Ognuno di noi ha la sua montagna da scalare. Non scoraggiatevi se quella del vicino vi sembra più facile. Dall'alto varrà ogni sforzo.

Grazie, Antonio!

Volete leggere altre esperienze di utenti bimodali? Anche Stefanie dalla Germania e Anette dalla Danimarca condividono i loro “viaggi uditivi” qui sul blog MED-EL.

Article The History of Hearing Implants How MED-EL’s founders Ingeborg and Erwin Hochmair beat the odds
Report You’ve Got a Friend Why giving and receiving support helps us lead healthy and happy lives
Article Let the Music Play Music is a powerful tool in helping us access emotions and memories

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