L’importanza dell’umorismo nei momenti difficili

Una bella risata è la migliore medicina
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Tutti conosciamo i luoghi comuni legati alla risata. Con una dose salutare di buon umore affrontiamo più facilmente non solo la vita quotidiana ma anche le situazioni particolarmente difficili.

Nelle sfide di tutti i giorni, specialmente nelle giornate sfortunate o quando siamo afflitti da problemi personali o lavorativi o addirittura da problemi di salute, il buon umore può essere un ottimo alleato. Non cambia la situazione in cui ci troviamo ma aiuta a ridurre il livello di stress e a guardare il mondo con uno sguardo diverso.

L’umorismo dall’antichità ad oggi

Nella filosofia antica il senso dell’umorismo non godeva di grande attenzione ed era visto in modo piuttosto negativo. Platone ad esempio criticò la risata descrivendola come un’emozione che ci fa perdere l’autocontrollo e fece addirittura appello per un controllo rigoroso dell’elemento “comico”.

Lo stoico Seneca sosteneva invece che l’umorismo fosse un elemento vitale per vivere con serenità. Egli affermò: "Tutte le cose sono causa di riso o di pianto", e concluse: "È più degno di un uomo ridere della vita che piangerne."

Nel corso della storia sono emerse tre principali teorie dell'umorismo. La Teoria della Superiorità, che risale ad Aristotele, afferma che ridiamo quando ci sentiamo superiori. La Teoria dell'Incongruenza, sostenuta da Cicerone, sostiene che ridiamo quando accade qualcosa di sorprendente che ci fa cambiare prospettiva. Sigmund Freud sostenne infine la Teoria del Sollievo, per cui l'umorismo serve a dissolvere la tensione psicologica e a rivelare i desideri repressi.

Nel passato recente queste tre teorie hanno trovato un punto di incontro in un aspetto unificante: l'attenzione è posta sulla riattualizzazione di modelli comportamentali antichi e più semplici.
Il detto tedesco "Humor ist, wenn man trotzdem lacht" (l’umorismo significa ridere comunque) descrive un altro aspetto centrale. La professoressa Gina Barreca, per esempio, dice che la risata "serve per affrontare i problemi, così come la paura, non per respingerli, ma per rafforzare la nostra capacità di affrontarli".

Gli effetti dell’umorismo sul nostro cervello

Per capire meglio come l'umorismo possa aiutarci anche nelle situazioni più difficili, vale la pena dare uno sguardo alla nostra vita interiore. Scherzi e umorismo in generale giocano con le nostre aspettative. Quando vediamo e sentiamo qualcosa, ipotizziamo come si svilupperà la situazione. La battuta finale dello scherzo, nella migliore delle ipotesi, confuta le nostre aspettative e ci sorprende.

La parte esterna del tronco encefalico sinistro ci permette di capire gli scherzi. Arrivati alla battuta finale si attiva il sistema limbico dell'area celebrale in cui vengono elaborate le emozioni. L'amigdala ci segnala che si tratta di una situazione divertente e, in base al grado di divertimento, il centro di controllo del nostro cervello, responsabile per gli scatti emotivi, inoltra il segnale alle nostre corde vocali, al diaframma e ai muscoli facciali - e ridiamo!

La risata attiva ulteriori processi nel nostro corpo: da una parte abbassa in modo significativo il livello di cortisolo, di adrenalina e gli ormoni responsabili dello stress, dall'altra quando ridiamo, si attivano gli ormoni della felicità come l’endorfina e la dopamina. Grazie all’umorismo siamo in grado di gestire meglio lo stress e sentirci complessivamente più felici.

Studi scientifici dimostrano che l’umorismo aiuta!

Numerosi studi hanno confermato l’effetto positivo dell’umorismo sulla nostra salute e sul nostro benessere. Ad esempio uno studio pubblicato dalla Norwegian University of Science and Technology nel 2010 dimostra che l’umorismo può allungare la vita. Lo scienziato Sven Svebak analizzò un campione di 500.000 norvegesi nell'arco di diversi anni e scoprì che i partecipanti dimostratisi più allegri durante lo studio avevano meno probabilità di ammalarsi e che la loro aspettativa di vita era mediamente più alta del 20%.

Nel 2014, l’Ospedale Robert Bosch di Stoccarda condusse uno studio con pazienti cardiaci. Per sette settimane i pazienti si impegnarono a reagire a situazioni stressanti con umorismo anzichè con emozioni negative, come l'aggressività. Durante questo periodo fu loro richiesto di compilare ogni giorno un questionario sullo stress, e vennero misurati i loro livelli di cortisolo. I risultati dimostrano che, grazie all’allenamento umoristico, i livelli di stress dei pazienti si ridussero in modo significativo.

Il risultato di uno studio, diviso in tre parti, sull'influenza dell'umorismo su episodi di vita stressanti con conseguenze psicologiche è stato pubblicato su Psychological and Social Psychology Bulletin nel 2017. La prima parte considerò i pazienti fibromialgici affetti da dolori cronici, disturbi del sonno e con effetti collaterali psicologici. Nella seconda parte vennero testati gli studenti che affrontano situazioni di stress generale e nella terza parte gli studenti impegnati in eventi stressanti corrispondenti a 9/11 della scala di valutazione dello stress. Tutti i soggetti furono in grado di dimostrare che l'umorismo li aveva aiutati ad affrontare meglio le situazioni particolari e a rivalutarle. I partecipanti della ricerca riferirono anche di sentirsi più sostenuti dai propri simili.

L’uso dell’umorimo in medicina

In poche parole l’umorismo riduce il livello di stress, aiuta a guardare le situazioni stressanti da una prospettiva diversa e rafforza l’interazione sociale. Fa bene al nostro sistema immunitario, alla nostra memoria e ci rende felici. Attualmente questi effetti positivi hanno un ruolo importante anche in medicina: pensiamo ad esempio alla clown terapia (anche detta la terapia del sorriso) praticata negli ospedali per far ridere i piccoli pazienti, ma anche ai pazienti depressi che possono ritrovare la loro risata grazie all'umorismo, ad esempio tramite la psicoterapia con la Professoressa tedesca Barbara Wild. Nonostante tutti gli aspetti positivi è fondamentale sapere usare l'umorismo al momento giusto e, se necessario, farne a meno. Se qualcuno viene a conoscenza di una diagnosi preoccupante, uno scherzo è assolutamente fuori luogo. La schizofrenia, a sua volta, può far perdere questa capacità di capire quando è opportuno scherzare e quando no. La sensibilità nel fare ricorso all’umorismo è essenziale!

L’umorismo può essere anche negativo

Non tutte le forme di umorismo hanno un effetto positivo sul nostro benessere. La scienza distingue quattro tipi di umorismo: connettivo, auto-rafforzativo, aggressivo e autodistruttivo. Le prime due tipologie hanno lo scopo di divertire e rinforzare sé stessi e ciò che ci circonda. Gli ultimi due sono invece volti a sminuire e prendere in giro sé stessi o gli altri. Mentre questi ultimi sono offensivi e negativi, i primi due tipi di umorismo possono ispirarci e aiutarci ad affrontare meglio la vita quotidiana ed eventuali crisi.

Tecniche per allenare il senso dell’umorismo

La buona notizia per coloro che a volte credono di aver dimenticato come ridere: l’umorismo può essere allenato. Questo è possibile in quanto l'umorismo è presente in molte forme. Non è sempre necessario ridere tanto, a volte basta un piccolo sorriso per illuminare una giornata buia.

Lo scrittore Mark Twain disse: "L'umorismo è la tragedia più il tempo." Questo è un buon punto da tenere a mente perché spesso aiuta a cambiare prospettiva e a trovare qualcosa divertente. Per esempio, ci si può chiedere “Cosa mi sta succedendo in questo momento - sarò in grado di riderci sopra tra tre mesi?”. Oppure possiamo immaginare che una disavventura non stia accadendo a noi, ma ad un'altra persona. Naturalmente, questo vale solo per le piccole disavventure, ma se qualcuno inciampa o scivola su una buccia di banana, secondo la Teoria della Superiorità, allora ridiamo per pura gioia malvagia.

Pensiamo a quello che ci fa solitamente ridere - e alle persone con cui ridiamo! Inoltre, pensiamo a quello che non troviamo divertente. Probabilmente ci ricordiamo alcune barzellette, dei film o delle situazioni che ci hanno fatto ridere. Possiamo quindi integrarli nella nostra vita quotidiana. Probabilmente ognuno di noi ha una commedia preferita che non vede da molto tempo, o può rileggere alcuni capitoli di un romanzo particolarmente divertente. Sui social media i contenuti relativi ai gatti sono ancora molto gettonati quindi sentitevi liberi di guardare i video divertenti con gli animali se vi piacciono gli amici pelosi..

Un’ultima informazione ma sicuramente non meno importante: agiamo come se fosse vero! Studi neurologici dimostrano infatti che il sorriso attiva svariate reazioni chimiche nel cervello. Queste ultime rilasciano la serotonina e la dopamina, gli ormoni della felicità, responsabili del nostro umore. Più siamo positivi, più è possibile vedere le cose con l'umorismo. In pratica: simuliamo finchè non ci riusciamo davvero!

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