“Neurosensoriale” indica che l’origine della perdita uditiva risiede nell’orecchio interno. La perdita uditiva neurosensoriale improvvisa è definita come perdita della capacità uditiva di almeno 30 dB su un minimo di 3 frequenze contigue e di durata di minimo tre giorni. Si tratta di una condizione abbastanza comune, con più di 65.000 nuovi casi all’anno nei soli Stati Uniti.
La sordità improvvisa è generalmente a carico di un solo orecchio, piuttosto che di entrambi. Ma anche se solo un orecchio ne è affetto, le persone ne sono spaventate perché, in base alla gravità, possono perdere la capacità di localizzare i suoni o, detto in altre parole, potrebbero non essere più in grado di dire da dove proviene un suono.
Sintomi della sordità improvvisa
Molte persone colpite da perdita uditiva neurosensoriale improvvisa riferiscono di essersi svegliate la mattina con una sensazione di “orecchio pieno o tappato”, di vertigini o di sentire un forte ronzio nell’orecchio interessato (tinnito). Se solo un orecchio è interessato, alcuni si accorgono della perdita uditiva solo quando lo usano per telefonare o quando indossano degli auricolari.
L’importanza di un trattamento tempestivo
La perdita uditiva improvvisa deve essere presa seriamente. I pazienti con i sintomi descritti devono ricevere quanto prima cure mediche e rivolgersi immediatamente a un dottore. L’individuazione e il trattamento immediati della sordità improvvisa aumentano le possibilità di ripresa e riducono il rischio di perdita uditiva permanente.
La metà delle persone colpite da sordità improvvisa recupera parte o tutto l’udito spontaneamente, in particolare coloro che presentano sintomi lievi. Tra coloro che presentano una perdita uditiva moderata o grave, solo il 20% riacquista l’udito completo. Le probabilità di recuperare almeno parte dell’udito sono maggiori con un trattamento tempestivo. Rimandare una visita con uno specialista potrebbe ridurre sensibilmente l'efficacia del trattamento.
Diagnosi di sordità improvvisa
L’otorinolaringoiatra si occuperà, inizialmente, della valutazione medica per confermare la diagnosi ed escludere una perdita uditiva trasmissiva, che è spesso accompagnata da sintomi simili. I test diagnostici comuni usati per distinguere perdita uditiva neurosensoriale e trasmissiva sono:
- Otoscopia, ossia l’esame dell’orecchio con otoscopio che fornisce informazioni sul condotto uditivo, timpano e componenti dell’orecchio medio
- Audiometria del tono puro, un rapido test dell’udito per individuare le soglie uditive a varie frequenze
- Audiometria vocale, una valutazione dell’udito che fornisce informazioni sulla comprensione del parlato
- Timpanometria, un test oggettivo per la valutazione delle funzioni dell’orecchio medio
Il primo passo dell’otorinolaringoiatra sarà raccogliere questi dati audiometrici. Preferibilmente ciò deve avvenire nelle prime due settimane dal manifestarsi dei sintomi. Una volta che i professionisti hanno confermato la diagnosi di sordità improvvisa, possono essere prescritte una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata, per individuare la causa della sordità improvvisa. In questo modo i professionisti possono escludere problemi non riconducibili all’orecchio interno, come quelli derivanti dal nervo acustico o dal cervello. Un altro test diagnostico per valutare il corretto funzionamento è l’AABR (Automated Auditory Brainstem Response - Potenziali evocativi acustici), anche noto come BERA, una valutazione oggettiva automatizzata dell’udito.
Trattamento della sordità improvvisa
Inizialmente contro la perdita uditiva neurosensoriale improvvisa l’otorinolaringoiatra prescrive corticosteroidi. Spesso questo si rivela essere un trattamento efficace, specialmente quando intrapreso entro le prime due settimane dall’insorgenza della malattia. Gli steroidi riducono l’infiammazione e possono essere somministrati oralmente, come pillole, o con una iniezione direttamente nell’orecchio medio. Questa procedura è chiamata terapia steroidea intratimpanica e viene eseguita quando i pazienti non recuperano completamente dalla sordità improvvisa entro diverse settimane.
Più recentemente, i professionisti hanno iniziato a combinare la terapia steroidea con una ossigenoterapia iperbarica, in particolare per i pazienti con perdita uditiva improvvisa da grave a profonda. Esistono sempre più evidenze che questo metodo può migliorare le soglie uditive, portando auspicabilmente a un grado inferiore di perdita uditiva. L’ossigenoterapia iperbarica è utilizzata anche per altri trattamenti medici, ad esempio, per la guarigione delle ferite o il trattamento di alcune infezioni.
I vasodilatatori sono un’altra opzione. Questo tipo di medicinali dilatano (o aprono) i vasi sanguigni. La coclea, l’organo uditivo nell’orecchio interno, necessita di molto ossigeno. Un problema riguardante l'arteria che fornisce ossigeno alla coclea può provocare la perdita uditiva. I vasodilatatori possono risolvere il problema di ossigeno e sono per questo utilizzati nel trattamento della sordità improvvisa.
Cause della perdita uditiva neurosensoriale improvvisa
Le cause della sordità improvvisa sono svariate, ma il 90% dei casi si verifica senza una causa ovvia e identificabile (“sordità idiopatica”).
I motivi che possono portare alla perdita uditiva improvvisa includono infezioni virali, malattie autoimmuni, malattie neurologiche come sclerosi multipla, medicinali dannosi per l’orecchio (ototossici), trauma cranici, ictus e disturbi della circolazione sanguigna.
Lo stress è un’altra causa associata frequentemente alla sordità improvvisa. Pertanto, se possibile, è importante eliminare tutti i fattori di stress.
Indipendentemente dalla causa della sordità improvvisa, ricordate sempre di rivolgervi ad un medico appena possibile se si presentano sintomi della perdita uditiva improvvisa