Andiamo a correre!

Incontriamo Louise, che ora riesce a sentire di nuovo il canto degli uccelli tra gli alberi mentre fa jogging
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Louise, dal Regno Unito, ha trascorso la maggior parte della sua adolescenza senza accettare il suo deficit uditivo, risultato di molteplici infezioni all’orecchio e di trattamenti antibiotici durante l’infanzia. Dopo aver ottenuto l’impianto cocleare, la sua fiducia è cresciuta a tal punto che andare a correre all’aperto, abbandonando il tapis roulant, è diventata una realtà. Louise ci racconta di più sul suo “amore a seconda vista”: la corsa.

Esercizio...

È una parola da cui molti di noi probabilmente fuggono. In effetti, in passato avrei considerato una veloce camminata su per le scale un esercizio sufficiente per un giorno intero, e l’unica corsa in cui mi sarei impegnata sarebbe stata quella per andare a fare un bagno.

Nel 2015 ho deciso di cambiare, di perdere un po’ di peso e magari di fare un po’ di esercizio fisico, se necessario. Una mia collega era una grande fan della corsa e la raccomandava a tutti. Ho deciso di dilettarmi, pensando che ci avrei provato e probabilmente non avrei continuato. Non potevo sbagliarmi più di così!

La perseveranza è la chiave

Non è stato un colpo di fulmine... Le mie prime settimane consistevano in molte passeggiate, tante imprecazioni (che sarebbero state anche di più, se avessi avuto abbastanza fiato) e una faccia rossa che spingeva i passanti a chiedersi se avevo bisogno di un medico. Non è stato bello, è stata dura, e questo ancora prima che la mia collega che mi portasse sulle colline! Tuttavia, dopo essere stata a correre all’aperto, percepivo anche un vero senso di realizzazione, mi sentivo orgogliosa di me stessa. Questa sensazione non mi ha più lasciata e continua ad essere uno degli stimoli che mi spinge a indossare le mie scarpette e uscire, anche quando me ne starei a guardare un film con un sacchetto di Maltesers.

Non è mai troppo tardi per cominciare

La corsa è stata la mia terapia, la mia cura per molti dei problemi che la vita mi ha lanciato addosso negli ultimi 5 anni. Essendo profondamente sorda e spesso faticando ad ascoltare, sulla scala dell’amicizia mi sono sempre posta sul versante antisociale: sono felice per conto mio, e fuggire via per correre mi aiuta davvero. Mi piace il fatto di non dovermi preoccupare di ascoltare nessuno e di potermi concentrare sulla corsa.

Ho ricevuto un impianto cocleare nel 2014 e ora mi sento abbastanza sicura da correre sulle strade, lontano dal tapis roulant. La corsa è gratis, è un modo economico di fare esercizio. Si può risparmiare qualche centinaio di sterline su un abbonamento in palestra e il panorama varia sempre - anche se, vi avverto, l'acquisto di scarpe da corsa può diventare una dipendenza!

Da quando ho il mio impianto, non manca mai l'emozione di sentire gli uccelli tra gli alberi (a patto che siano più forti del rumore del mio respiro affannato). Naturalmente, se amate la compagnia, esistono diversi club a cui aderire, e poi c’è l’immancabile ParkRun il sabato mattina, in centinaia di località. Con ParkRun, la mia cara zia settantunenne tocca regolarmente i 5 km, migliorandosi sempre più!

La mia corsa, il mio ritmo!

In qualsiasi modo scegliate di correre, ve lo consiglio vivamente. Se sono stressata, triste o frustrata, mi aiuta a schiarire le idee, offrendomi una visione più positiva. E quando, al contrario, sono felice e la vita va a gonfie vele... Bè, aiuta anche in questo caso! Mantiene una buona salute e non mi fa perdere il controllo della situazione. Non sono veloce, non sono un atleta, mangio troppe patatine, e il cioccolato lo inalo invece di mangiarmelo... ma sono una runner. Io corro. E adoro farlo!

Per trovare il ParkRun più vicino a te clicca qui. ParkRun UK fornisce supporto e offre consigli attraverso i suoi blog e forum, aperti a tutti coloro che si approcciano alla corsa per la prima volta, ma anche per chi ha chilometri di esperienza.

Louise

è una volontaria HearPeers Mentor, offre sostegno a chi sta valutando l’opzione di un impianto cocleare per se stesso o un familiare.

Contatta Louise su uk.hearpeers.com.

Article The History of Hearing Implants How MED-EL’s founders Ingeborg and Erwin Hochmair beat the odds
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